Da quando la nuova Fondazione Prada a Milano ha inaugurato a maggio di quest’anno avevo il chiodo fisso di andare a visitare questo luogo e soprattutto il Bar Luce, un locale davvero unico del quale avevo visto meravigliose foto in un’ambientazione davvero fuori dal tempo.
Se come me si sceglie di arrivare alla Fondazione con la metro, ci si deve aspettare una camminata di circa 15 minuti dalla fermata “Lodi”: arrivare in questo luogo dopo questa passeggiata ho trovato abbia avuto un suo fascino speciale perchè alla fine di questo lungo viale periferico ci si troverà a varcare la soglia di un luogo dove l’atmosfera sembra essere rarefatta.
La Fondazione Prada è stata voluta dall’omonima casa di moda come uno spazio dedicato ad arte, cultura ed incontro. E’ stata progettata dal celebre architetto olandese Rem Koolhaas ( già autore dello store di Prada su Rodeo Drive, la via di Beverly Hills a Los Angeles), che ha unito dei vecchi edifici preesistenti (tra i quali una distilleria dei primi del ‘900) con nuove architetture, ottenendo un risultato davvero mozzafiato. Si fondono così tradizione e modernità in un tutt’uno che diventa magico. Dentro a questo spazio coesistono degli spazi dedicati a mostre di arte contemporanea e a progetti architettonici, oltre al meraviglioso Bar Luce che ha conquistato i miei occhi e il mio cuore 🙂
Il Bar Luce, disegnato dal notissimo regista americano Wes Anderson, è un meraviglioso bar in stile anni ’50-’60. L’atmosfera, l’arredamento, lo stesso atteggiamento di chi ci lavora dentro vi catapulterà dentro alla scenografia di un film ambientato nella Milano in quel periodo. Colori pastello, divanetti squadrati e tavolini di formica, juke box, flipper (funzionanti), piastrelle e pavimenti retrò vi ipnotizzeranno così tanto da sentirvi dentro a una dimensione di altri tempi!
Dice lo stesso regista:il regista: “Lo spazio è stato pensato per essere vissuto, dovrebbe avere molti posti comodi dove sedersi per conversare, leggere, mangiare, bere… Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato di dare forma a un luogo dove mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi “non cinematografici” .
Ovviamente il tutto sembra essere fatto apposta per essere immortalato ed io (come tutte le altre persone che erano lì) non ho potuto smettere di fotografare ogni cosa! La luce entra inoltre da grandi vetrate ed oltre a creare un’atmosfera rarefatta illumina dolcemente i colori dell’interno di questo locale.
Negli altri tavoli c’erano persone che lavoravano al computer, leggevano, fotografavano in un’assoluta tranquillità e senza sentire alcun tipo di pressione di alzarsi: questo ha reso l’esperienza davvero “totale” perchè era quello che il regista aveva proprio voluto e mi sono sentita parte davvero della sua sceneggiatura 🙂
Che dire poi del servizio e del lato food&drink? Io ho testato un’ottima dolce pausa con una freschissima spremuta di pompelmo rosa, un macchiato a regola d’arte e un piccolo delizioso croissant, il tutto a un prezzo decisamente nella norma. Vi assicuro che in questo caso avessi pagato il doppio del normale sarebbe stato giustificato, ma così non lo è stato ed è stata una piacevole constatazione 😉
Uscita a fatica dopo almeno un’ora di incanto, foto ecc. sono stata catturata dal riflesso del sole sulla lussuosa parete della casa-torre definita «Haunted House», le cui pareti esterne sono state ricoperte addirittura con una lamina d’oro a 24 carati! Mi sono lasciata baciare dal sole e sentita in un bagno d’oro… ho chiuso gli occhi e sognato un po’ 😉
Tutto lo spazio della Fondazione Prada è davvero una tappa preziosa ed imperdibile per chi vuole scoprire una Milano vibrante e dal sapore internazionale, che però riesce a valorizzare il sapore retrò delle sue radici, dove il lusso è autentico e davvero lontano da quello delle più famose vie delle shopping del centro 😉
Indirizzo: Fondazione Prada, Largo Isarco 2, Milano
Metro=M3 fermata Lodi T.I.B.B
Ciao Valeria! mi è piaciuto molto questo tuo post… se vivessi a milano andrei subito a farci un salto!
Ho deciso di “adottarti” nel gruppo su FB #adotta1blogger: se ti va vienici a trovare!