Un giorno mi sono trovata davanti questa parola: wanderlust. Non so spiegarvi il perchè, ma quel termine alle mie orecchie suonava familiare e dolce, anche se non ero andata a cercarmi il significato tradotto. Tempo dopo, durante uno dei miei viaggi, ho trovato in un negozio di cartoleria un quaderno con la copertina con questa scritta:
WANDERLUST: a strong desire to wander or travel to explore the world (= un forte desiderio di vagabondare o viaggiare per esplorare il mondo).
Ecco il motivo poichè quella parola mi era così familiare! Perchè finalmente descriveva perfettamente quella sensazione innata che ho sempre sentito, che andava oltre il capriccio di voler viaggiare, oltre la necessità di scappare da qualcosa (come spesso mi veniva detto) ma che era invece una necessità per respirare, per essere me stessa davvero! In effetti da quando io mi ricordo ho sempre avuto la voglia irrefrenabile di andare, di scoprire, di viaggiare… fin da piccolina quando appena mi è stato possibile ho chiesto ai miei genitori di farmi andare da qualche parte, prima campiscuola in montagna, poi a studiare d’estate all’estero fino a chiedere di partire un anno a 17 anni per studiare negli USA.
La “wanderlust” è la cosidetta “malattia dei viaggiatori”, dal tedesco wander (vagabondare) e lust (ossessione, desiderio).
Pensate che un gruppo di studiosi ha addirittura scoperto che questo atteggiamento nella vita è legato ad un gene, il DRD4 che è un gene associato alla dopamina nel cervello e che possiede solo il 20% della popolazione. E’ una cosa seria! ;). Ecco io sono tra questi “malati” e quando dovrò spiegare perchè per me sia impossibile non pensare alla prossima partenza già quando sono sull’aereo di ritorno da un altro viaggio, mi sarà molto più facile perchè dirò: “… sai, non ci posso fare nulla! Ho la wanderlust! :P”.
Chi è “affetto” da wanderlust è un sognatore che non riesce a stare fermo (nè con il corpo nè con la testa) e ha un irrefrenabile desiderio di scoprire il mondo, vedere posti nuovi, conoscere e immergersi in nuove culture.
Vediamo quali sono i principali sintomi della wanderlust:
- Desiderio e necessità quasi vitale di viaggiare
- Il denaro è funzionale a dove può portare e alle esperienze che può far fare
- Sognatori incalliti
- Si è più propensi ad affrontare rischi
- Sempre pronti a nuove esperienze e nuove conoscenze
- Si ama sostare negli aeroporti e nelle stazioni
- Si amano mappamondi e cartine geografiche
- Si è sempre alla ricerca di offerte di volo e viaggio online
- In libreria, si fa sempre una capatina alla sezione viaggi, anche senza comprare nulla
- Si dorme poco ma si sogna molto
- La famiglia è il motivo per cui si torna a casa
Ecco, io direi che ho tutti i sintomi e anche altri… forse sono un caso grave 😛 ! Comunque penso davvero che ci siano persone che il loro equilibrio lo trovano solo quando sono in movimento, ed io sono una di quelle. Dopo esperienze passate ora ho capito che, anche per quanto riguarda l’amore, solo un’altra anima “libera” come me, magari affetta da questa meravigliosa sindrome, potrà davvero completarmi e correre insieme a me… ora appena faccio nuovi incontri cerco subito di indagare in merito a determinati sintomi, per capire se si ha senso andare avanti con un secondo appuntamento 😉
Io so bene che non sto scappando da nulla ma sto cercando ogni giorno di essere un pochino migliore, di avere nuovi occhi, di continuare e trovare motivi per stupirmi e amare questo meraviglioso mondo! Quindi grazie alla genetica, alla fortuna o anche alla mia famiglia che mi ha sempre permesso fin da piccola di viaggiare, scoprire, aprirmi… non penso di poter essere più felice di possedere questa malattia/ dono meraviglioso <3.
Tenue, senza aggressività e con quella che i francesi indicano con il termine netteté.